sabato 24 gennaio 2009

STAZIONI FANTASMA (Geisterbahnhöfe) DI BERLIN

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Nel filmato la stazione Potsdamer Platz, sulla linea U2, nell'estate del 2000, ristrutturata negli negli anni novanta dopo che era rimasta chiusa per circa trent'anni durante il periodo della Guerra Fredda. Si notino i particolari lucernai a camino, con specchi che inseguono il moto del sole, consentendo una illuminazione della stazione sotterranea con luce naturale.

Nello stesso filmato la stazione Koch Straße, sulla linea U6, in prossimità del vecchio posto di controllo Checkpoint Charlie, che separava il settore americano da quello sovietico.



Per circa trent'anni, dal 1961 al 1989, la città di Berlino fu divisa in due da un muro, "il muro", che separava la zona occidendale, Berlino Ovest, da quella orientale, Berlino Est.

Anche la rete metropolitana, U-Bahn (Untergrundbahn, ferrovia sotterranea), e la rete suburbana, S-Bahn (Stadtschnellbahn, ferrovia veloce urbana e suburbana), subirono un'analoga divisione con linee che potevano essere utilizzate solo da chi risiedeva a Berlino Ovest e linee solo per chi risiedeva a Berlino Est.

Alcune linee (quelle da ovest ad est) furono spezzate in due tratti, uno occidentale ed uno orientale. La linea S3 fu interrotta in corrispondenza della stazione Friederichstraße, nel settore est, mentre la linea U2 fu troncata fra le stazioni Gleisdreieck, nel settore ovest, e Kaiserhof, attuale Mohrenstraße, nel settore est. Negli anni ottanta il tratto interrotto a ovest fu sostituito da una linea a levitazione magnetica sperimentale M-Bahn.

Altre linee (quelle da nord a sud), come le due metropolitane U6 e U8 e la suburbana S2, che avevano i capolinea nel settore occidentale non furono interrotte, nonostante attraversassero nei tratti centrali del loro percorso la zona orientale.

Per evitare il transito dei passeggeri tra i due settori tutte le stazioni appartenenti a questi tratti furono sigillate ed i convogli non vi effettuavano le fermate: per questo presero il nome di "stazioni fantasma" (Geisterbahnhöfe).

Fra queste stazioni, quella di Friederichstraße, faceva eccezione, perché pur essendo in pieno settore orientale era accessibile anche ai passeggeri occidentali ma per il solo trasbordo dalla linea S3, che li faceva capolinea dopo il troncamento, alla linea S2 ed alla linea U6, che vi transitavano.

In tutto le stazioni fantasma erano 16.

Quelle della linea S2 erano:
* Bornholmerstraße (chiamata oggi Humbolthain)
* Nordbahnhof
* Oranienburgerstraße
* Unter den Linden (chiamata oggi Brandenburger Tor)
* Potsdamer Platz

quelle della linea U6 erano:
* Schwartzkopffstraße
* Stettinerbahnhof (chiamata oggi Naturkunde-museum)
* Oranienburger Tor
* Französischestraße
* Stadtmitte (chiusa solo sulla U6 ma aperta sulla linea orientale U2)

quelle della linea U8 erano:
* Bernauerstraße
* Rosenthaler Platz
* Weinmeisterstraße
* Alexanderplatz (chiusa solo sulla U8 ma aperta sulle linee orientali U2, U5, ed S-Bahn)
* Jannowitzbrücke (chiusa solo sulla U8 ma aperta sulla linea orientale S-Bahn)
* Heinrich-Heinestraße.

La stazione di Friederichstraße non era fantasma perché era aperta sia sulle linee occidentali S3, S2 e U6 che sul restante tratto orientale della S3 ma non era possibile il transito diretto dei passeggeri da un settore all'altro (esisteva un check-point di controllo).



Nel filmato tratto da YouTube alcuni aspetti della rete tramviaria e metropolitana di Berlino nel dicembre del 1989, a poche settimane dalla la caduta del muro.

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