domenica 25 febbraio 2024
LINEE METRO DRIVERLESS
FLOTTE METRO DRIVERLESS
I 2 capolinea della linea 1 (Villeneuve d'Ascq <> Lille) dettero origine all'acronimo VAL che contraddistinse inizialmente il sistema, in seguito rinominato più propriamente Véhicule Automatique Léger (Veicolo Automatico Leggero).
La tecnologia VAL fu creata all'inizio degli anni '70 presso l' Università delle Scienze e delle Tecnologie di Lilla, grazie in particolare al lavoro del professor Robert Gabillard.
Il sistema VAL, oltre che essere adottato su alcuni raccordi all'interno di aeroporti o nei tragitti fra aeroporto e centro città (nel qual caso viene più propriamente denominato People Mover), è stato utilizzato anche dalle città di Tolosa (1993), Rennes (2002) e Torino (2006), ove fu inaugurato in occasione delle Olimpiadi Invernali.
I convogli VAL sono identificati da un codice a 3 cifre che corrisponde alla larghezza della cassa in mm (206, 208 e 256, utilizzato solo sulla metropolitana di Taipei).
Il sistema Meteor si è evoluto a sua volta nel SAET (Système d'Automatisation de l'Exploitation des Trains), ispirato al software MAGGALY (Métro Automatique à Grand Gabarit de l'Agglomération LYonnaise) progettato per la linea D della metropolitana di Lione (prima linea automatica pesante inaugurata nel 1991).
Con traffico misto si intende la possibilità di circolazione simultanea di treni con e senza conduttore, possibilità sfruttata la prima volta durante l'automatizzazione della linea 1 del metrò di Parigi allorché i treni MP 89 CC (con macchinista) ed MP 05 (senza macchinista) poterono circolare transitoriamente insieme.
La non polarizzazione dei treni consente di invertire più facilmente il loro senso di marcia di modo che durante la notte possano anche non rientrare in deposito ma sostare in una stazione e ripartire al mattino tutti insieme da varie stazioni diverse.
Il sistema SAET, come il VAL, utilizza materiale rotabile prodotto da Alstom montato su pneumatici, ma su vie di corsa a scartamento largo (2,45 m) piuttosto che stretto (2,06 m).
Analogamente ai convogli VAL anche quelli MP (Métro Pneu) sono identificati da un codice a 2 cifre che corrisponde alla data dell'ordine del materiale rotabile (1989, 2005 e 2014).
lunedì 5 febbraio 2024
FLOTTE METRO A ROMA
LINEE METRO A ROMA
domenica 14 gennaio 2024
STAZIONE FANTASMA L1 A MADRID
LINEE METRO A MADRID
FLOTTE METRO A MADRID
Elettrotreno CAF S/3000 (bidirezionale, 6 elementi [MP+R+S+S+R+MP], 89 metri, 736 pax) del 2006 (gruppo di 40 convogli) ed elettrotreno CAF S/2000 (bidirezionale, 6 elementi [MP+RP+MP+RP+MP+RP], 87 metri, 870 pax) del 1986 (gruppo di 88 convogli) alla fermata Piramides della linea 5 (Alameda de Osuna <> Casa de Campo); elettrotreno CAF S/3000 alla fermata Legazpi della linea 3 (Villaverde Alto <> Moncloa) della Metropolitana di Madrid, nell'inverno del 2023.
Le flotte di treni della Metropolitana di Madrid sono costituite da varie serie che si contraddistinguono per la sagoma dei convogli (stretta o larga) e per il tipo di alimentazione (treni a 600 o 1500 V, monotensione = MT, od ad ambedue, bitensione = BT).
I treni sono costituiti tutti da 3 UdT (Unità di Trazione), ogni UdT è costituita da 2 elementi (una motrice ed una rimorchiata, entrambe cabinate) collegate con intercomunicanti di servizio; fa eccezione la cosiddetta pre serie (4 treni) nella quale ambedue gli elementi sono motorizzati.
La prima serie 200A (1986-1990) e la preserie (1984) forniscono il servizio alla linea 1 (Pinar de Chamartín <> Valdecarros) con 92 treni; la seconda 2000B (1997), la cosiddetta "bolla" per via del caratteristico frontale in vetro arrotondato della cabina di guida, alla linea 5 (Alameda de Osuna <> Casa de Campo) con 33 treni.
Tutta la serie è alimentata a 600 V ed i treni hanno una sagoma stretta (2,3 m).
giovedì 21 dicembre 2023
METRO A COPENHAGEN
mercoledì 15 maggio 2019
METRO M1 A BUDAPEST
Elettrotreno Ganz FAV (bidirezionale, 3 elementi [MP+R+MP], 30 metri, 244 kilowatt, 246 pax) del 1973 (gruppo BKV di 21 convogli numerati 21-41) alla fermata Széchenyi fürdő della linea M1 (gialla) (Vörösmarty tér - Mexikói út) della Metropolitana di Budapest, nella primavera del 2019.
Scopo originario della infrastruttura, prima linea metropolitana a trazione elettrica del continente europeo, fu quello di facilitare il trasporto delle persone verso il parco cittadino di Városliget.
Sebbene la cittadinanza di Budapest si fosse sempre opposta ad ogni forma di trasporto in superficie sul viale Andrássy út, che era divenuto la strada più elegante della città, l'Assemblea Nazionale accettò il progetto nel 1870, dando l'incarico alla società tedesca Siemens & Halske AG.
La costruzione cominciò però solo a partire dall'agosto del 1894, ben 24 anni dopo, in vista dell'Esposizione Nazionale del Millennio che si sarebbe tenuta proprio presso il parco Városliget.
Ci vollero circa 2.000 operai per completare il lavoro in meno di due anni, utilizzando la tecnica "cut and cover", tramite scavi in superficie e successiva ricopertura.
Tutta la linea fu costruita direttamente nel sottopiano della strada con un'altezza del tunnel di soli 3,66 m, una larghezza di 6 m ed una distanza del piano del ferro a quello stradale di poco meno di 5 m.
La tratta aveva 11 stazioni, 9 sotterranee e 2 (Állatkert e Artézi fürdő) in superficie, oggi non più esistenti, distanziate mediamente di 325 m.
I treni percorrevano il viale Andrássy út nel tratto compreso tra Gizella tér, l'attuale piazza Vörösmarty, ed il parco cittadino Városliget, in direzione nord-est.
I treni partivano ogni due minuti, di modo che era possibile trasportare circa 35.000 passeggeri al giorno (attualmente sono 103.000 le persone viaggiano giornalmente sulla linea).
Già nel primo mese di maggio del 1896 fu raggiunto un chilometraggio di 50.000 km e quasi 470.000 passeggeri provarono il nuovo mezzo di trasporto entro la fine del mese.
La ferrovia raggiunse il picco di utilizzatori durante l'Esposizione del Millennio nel mese di giugno, con 581.000 passeggeri, ed alla fine del primo anno il chilometraggio superò i 600.000 km, con una vendita di oltre 3 milioni di biglietti.
Attualmente le stazioni sono:
1 - Vörösmarty tér
2 - Deák Ferenc tér
3 - Bajcsy-Zsilinszky út
4 - Opera
5 - Oktogon
6 - Vörösmarty utca
7 - Kodály körönd
8 - Bajza utca
9 - Hősök tere
10 - Széchenyi fürdő
11 - Mexikói út
Il materiale rotabile fino al 1973 è stato costituito da 19 elettromotrici con il caratteristico telaio a doppio collo di cigno.
Inizialmente le prime 10 elettromotrici, di color giallo, con telaio in acciaio, furono esercitate dalla Budapesti Villamos Városi Vasút (BVVV) mentre le seconde 9, di color marron, con telaio in legno, dalla Budapesti Közúti Vaspályatársaság (BKVT).
Nel 1933 le due compagnie concorrenti si fusero nella Ferenc József Földalatti Villamosvasút (FJFVV) ed anche le due tipologie di rotabili furono unificate installando il medesimo carrello, lo stesso controller di marcia, un identico pantografo e portando la tensione di linea da 350 V a 550 V in continua.
Analogamente alla tramvia sospesa (Schwebebahn) di Wuppertal, dove esiste un convoglio denominato Kaiserwagen, usato dall'imperatore Guglielmo II durante un viaggio di prova il 24 ottobre 1900, anche sulla FAV esisteva una motrice reale riservata all'imperatore Francesco Giuseppe, che la utilizzò il giorno dell'inaugurazione e durante una visita a Budapest proprio del kaiser Guglielmo II nel 1897.
Nel 1973 furono acquisiti 21 convogli articolati tricassa costruiti dalla Ganz che sono quelli attualmente in esercizio.