Nel filmato la stazione fantasma Chamberì, sulla linea L1 della Metropolitana di Madrid, nell'inverno 2023, ancora ricca di molteplici affissioni pubblicitarie, brillanti e colorate, realizzate su piastrelle (azulejos), che cercavano di attenuare la possibile riluttanza del pubblico ancora non abituato ad utilizzare il trasporto sotterraneo.
Progettata dall'architetto Antonio Palacios e inaugurata il 17 ottobre 1919, era una delle 8 stazioni che costituivano la prima linea della rete della città.
Negli anni '60, in seguito all'incremento del traffico di viaggiatori, si decise di allungare le banchine delle stazioni, portandole da 60 a 90 metri, in modo da poter mettere in servizio treni di maggiore capacità, incrementando il numero delle vetture da 4 a 6.
Dinanzi all'impossibilità tecnica di ampliare la stazione di Chamberí, per la sua posizione in curva, e data la sua prossimità a quelle di Bilbao e Iglesia, si decise di chiuderla; ciò avvenne il 21 maggio 1966, rendendola di fatto una stazione fantasma.
Rimase tale per più di quarant'anni nei quali, nonostante fosse stata vandalizzata più volte, si riuscirono a conservare molti oggetti quotidiani dell'epoca, come cartelli pubblicitari, tornelli e addirittura i biglietti nei cestini della spazzatura.
Il 31 agosto 2006 iniziarono i lavori di ristrutturazione, con l'obiettivo di convertire la vecchia stazione fantasma in museo.
Il 25 marzo 2008 avvenne l'inaugurazione e la sua riapertura al pubblico nell'ambito del programma Andén Cero.
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